Siamo tutti pellegrini
Le strade che portavano a Santiago de Compostela seguivano quattro direttrici principali e quasi tutte (ad eccezione della Via Turonensis, che passava per Bordeaux) convergevano sulla Guascogna per poi dirigersi verso i valichi pirenaici.
In alcuni casi il passaggio dei pellegrini provenienti dalle stesse regioni era così massiccio da indurre cambiamenti nella toponomastica del luogo, come avvenne per Bretagne-d’Arm. per onorare i numerosi bretoni.
Quanto fossero ben disposti i Guasconi del tempo verso i pellegrini, è testimoniato da un commento presente nel Codex de Compostella, redatto da un erudito (lui stesso pellegrino) del 13° secolo:
”……sono molto ospitali verso tutti i poveri”.
Prima dei puntini, però scriveva anche:
”Sono burloni, parlatori, beffardi, inclini ai piaceri, prodighi nel cibo, mal pettinati e mal vestiti, ma coraggiosi e battaglieri”.
A parte i capelli e gli abiti, confermo tutto; sono ancora così.
Conviene ricordare che conventi e sauvetés avevano il compito di fornire protezione e ristoro e quello di assistere i malati locali o di passaggio; quindi i pellegrini furono certamente i primi promotori delle virtù terapeutiche dell’acquavite guascona.
A questo si aggiunga che era diffuso il pellegrinaggio per procura; in pratica chi non poteva partecipare di persona, ad esempio per malattia invalidante, nominava un sostituto che lo percorreva a nome suo.
Col risultato di veder nascere una sorta di professionisti del pellegrinaggio che inevitabilmente facevano sosta negli stessi luoghi; da lì a diventare solerti propagandisti o effettivi venditori della miracolosa acquavite, il passo dovette essere breve.
Per quanto riguarda la situazione più recente, i numeri relativi al 1998 parlano di oltre 16.000 pellegrini registrati (riguardano solo le persone che completano il percorso).
In realtà negli ultimi anni si è verificato un notevole incremento di partecipanti e non è facile cogliere la motivazione del viaggio.
In molte occasioni ho conosciuto dei pellegrini e posso testimoniare che la componente religioso-spirituale non è la sola.
Senza intenzioni provocatorie o dissacratorie, temo stia diventando un pellegrinaggio che fa tendenza.